Isteroscopia dolorosissima? Tutta la verità su questo esame

Molte donne temono di avvicinarsi all’isteroscopia perché credono che si tratti di un esame doloroso, perfino nella sua “forma” diagnostica e non operativa. Ma è vero che l’isteroscopia è dolorosissima? O si tratta di un falso mito che sarebbe opportuno smentire?

Un esame diagnostico non doloroso

In realtà, l’isteroscopia non solo non è dolorosissima, ma è anche un esame che viene generalmente effettuato senza che la donna percepisca alcun fastidio.

I più prevedibili effetti sgraditi potrebbero comparire sotto forma di leggeri crampi nel basso ventre, a causa della provocata distensione dell’utero. Si tratta comunque di un pregiudizio temporaneo e moderato, che è simile a quelli avvertiti durante il ciclo mestruale. I disagi così manifestati tendono a scomparire dopo la prima ora dal termine della procedura.

Le cose sono un po’ diverse nel caso in cui la donna si sottoponga a un’isteroscopia operativa. In questo caso, dopo l’intervento la donna potrebbe avvertire dei fastidi a livello di schiena, spalle e addome, risolvibili comunque in pochi giorni. Nell’ipotesi in cui effettivamente la paziente dovesse manifestare qualche forma di dolore, il medico prescriverà degli antidolorifici che agevoleranno il decorso.

Ancora, nel caso in cui la donna venga sottoposta ad anestesia, come avviene nell’esame di tipo operativo, tale trattamento potrebbe determinare una leggera difficoltà di concentrazione per alcune ore, in casi più rari, per alcuni giorni.

Isteroscopia dolorosissima e rischiosa è un falso mito

isteroscopiaIn aggiunta a quanto sopra evidenziamo come l’isteroscopia sia un esame generalmente privo di rischi. Gli eventi più temuti dalle donne, come la perforazione dell’utero e l’insorgenza di infezioni, sono infatti molto rari nella pratica diagnostica e poco frequenti anche in quella operativa.

Sono inoltre rate le potenziali reazioni vagali che, per via della stimolazione dell’utero, determinano l’insorgenza di sudorazione, rallentamento del battito cardiaco e abbassamento della pressione arteriosa.

Anche a lungo termine non si ravvisano particolari rischi. Solamente nelle rarissime ipotesi di perforazione dell’utero e di infezioni, si potrà valutare un trattamento antibiotico, domiciliare, favorendo così il recupero senza necessità di ulteriori interventi.

Cosa avviene prima e dopo l’esame

Chiarito che l’isteroscopia non è dolorosissima come invece alcune persone temono, evidenziamo come per l’esame di tipo diagnostico non servano nemmeno preparazioni particolari. Occorre tuttavia avvisare il medico nel caso in cui si assumano dei farmaci anticoagulanti. Per l’isteroscopia di tipo operativo, considerata la somministrazione di un anestetico, alcuni giorni prima dell’intervento bisognerà effettuare qualche esame ematochimico e un elettrocardiogramma.

Al termine dell’isteroscopia la paziente potrà essere dimessa dopo un breve periodo di osservazione precauzionale. Nel caso di isteroscopia operativa effettuata in day hospital la paziente potrà essere trattenuta per osservazione qualche ora in più. Se invece l’esame è previsto in regime di ricovero ospedaliero, allora la degenza durerà tra 1 e 2 giorni.

In ogni caso, al termine dell’esame diagnostico si potranno riprendere subito le normali attività. In caso di isteroscopia operativa è invece possibile prevedere una breve convalescenza domiciliare senza dover seguire particolari accorgimenti. È comunque raccomandata, in ogni caso, l’astensione dai rapporti sessuali per almeno 2-3 giorni o, comunque, fino all’esaurimento delle perdite vaginali che potrebbero essere conseguenti l’esame.

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