L’inseminazione artificiale intrauterina è un trattamento di riproduzione assistita con cui si introduce un campione seminale opportunamente trattato, nei vari tratti dell’apparato genitale femminile.
Perché l’inseminazione artificiale è una procedura vantaggiosa
L’inseminazione artificiale consente di incrementare le possibilità di gravidanza in caso di problemi di infertilità.
Il campione seminale che viene introdotto nella donna è precedentemente preparato in laboratorio al fine di selezionare gli spermatozoi che presentano maggiori capacità di fecondazione dell’ovulo.
Inoltre, in alcuni casi le ovaie vengono stimolate per controllare la crescita degli ovuli e l’introduzione del campione di seme avverrà nel momento in cui si ritiene che l’ovaio liberi almeno un ovulo pronto ad essere fecondato.
Per chi è indicata QUESTA PROCEDURA
Questa procedura può essere risolutiva dei problemi di infertilità per:
- donne che hanno problemi di ovulazione e/o che presentano alterazioni a livello del collo uterino
- coppie in cui l’uomo presenta difetti lievi o moderati nella qualità del liquido seminale
- coppie in cui l’uomo è portatore di malattie genetiche (si può dunque ricorrere all’utilizzo del seme di un donatore).
Quali sono le percentuali di successo
Di norma, la percentuale di successo dell’inseminazione artificiale intrauterina si aggira attorno al 20% a tentativo. Dopo 3-4 cicli di inseminazione artificiale senza che avvenga il concepimento, è opportuno valutare se passare ad eventuali altre procedure più sofisticate e complesse.
Come funziona l’inseminazione artificiale
L’inseminazione artificiale è una procedura strutturata in cinque passi fondamentali:
- La prima fase del trattamento è quella del monitoraggio accurato della crescita del follicolo, sia su ciclo naturale, che – eventualmente – su ciclo stimolato. In caso di stimolazione ovarica, la stessa ha una durata di circa 10-12 giorni. Si tratta di uno step preparatorio che incrementa le possibilità di successo, stimolando la produzione di ovuli e monitorandone la crescita.
- Lo specialista monitorerà la stimolazione attraverso periodiche ecografie e analisi del sangue utili a valutare i livelli ormonali. Nel momento in cui ci si rende conto che i follicoli hanno raggiunto quantità e dimensioni desiderabili, si programma l’inseminazione artificiale, che avverrà 36 ore dopo la somministrazione dell’ormone hCG, dove necessario, che induce la maturazione dell’ovocita e provoca l’ovulazione.
- Nel giorno programmato per l’inseminazione, in laboratorio si prepara il campione di liquido seminale in modo tale da ottimizzare la qualità, e aumentare le probabilità di fecondazione.
- Si arriva dunque all’inseminazione vera e propria, effettuata in ambulatorio senza sedazione. L’inseminazione avviene collocando uno speculum e inserendo un campione seminale nei vari tratti genitali della donna.
- A distanza di 14 giorni dall’inseminazione artificiale si può effettuare il test di gravidanza e, dopo una settimana, un’ecografia di controllo per verificare la presenza del sacco embrionario.
Se la procedura ha avuto successo, è da questo momento che prendono il via i consueti monitoraggi della gravidanza.
Quanto costa l’inseminazione artificiale
Il costo dell’inseminazione artificiale dipende da specifiche caratteristiche della procedura e della coppia. Consigliamo pertanto tutti coloro i quali desiderano saperne di più sul costo e tempistiche dell’inseminazione artificiale a prendere contatti con il nostro studio.
QUALI SONO I RISCHI?
L’inseminazione artificiale è una procedura che di norma si svolge senza complicazioni. I rischi sono limitati, ma lo specialista dovrà monitorare con attenzione la risposta ai farmaci per indurre l’ovulazione: nel caso in cui, infatti, si sviluppi un numero eccessivo di follicoli, è necessario sospendere il trattamento per evitare l’insorgenza di conseguenze come la gravidanza multipla o la sindrome da iperstimolazione ovarica.
E’ DOLOROSA?
L’inseminazione artificiale è una procedura indolore. Non richiede né sedazione né anestesia. Può essere effettuata in un ambulatorio ginecologico e prevede l’inserimento di un piccolo catetere che non determina alcun disturbo concreto alla paziente.
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