Ecografia intravaginale: cos’è e a cosa serve

L’ecografia intravaginale è un esame che permette di visualizzare su un display la morfologia e lo stato di salute degli organi genitali interni femminili. A sua volta, come vedremo nelle prossime righe, l’analisi delle immagini riportate sul monitor aiuterà lo specialista a effettuare delle diagnosi puntuali e sulla scorta di un maggior numero di elementi di valutazione.

Con tali caratteristiche, l’esame ha elevati standard di sicurezza e di precisione, prestandosi così a tantissime funzionalità diagnostiche. Inoltre, si tratta di un esame poco invasivo, facilmente programmabile ed eseguibile all’interno dei laboratori.

Cerchiamo dunque di saperne di più e comprendere come avvicinarsi coerentemente e con consapevolezza a tale test.

A cosa serve l’ecografia intravaginale

Come abbiamo già accennato nelle scorse righe, l’ecografia intravaginale può essere utilizzata per una lunga serie di funzionalità diagnostiche, oltre che all’interno di un ciclo di esami ordinari.

In particolare, l’ecografia intravaginale rientra tra gli esami che vengono richiesti di routine all’interno di una visita ginecologica finalizzata a valutare lo stato di salute dell’apparato genitale interno femminile. Può anche essere richiesto per diagnosticare la presenza di patologie benigne e maligne a carico dell’ovaio, così come le patologie dell’endometrio e la presenza di fibromi uterini, qualora vi sia il sospetto.

Ancora, ricordiamo come l’ecografia intravaginale possa essere richiesto nelle fasi iniziali della gravidanza al fine di diagnosticare la gravidanza intrauterina o eventuali localizzazioni extra uterine.

Come si effettua l’ecografia intravaginale

L’ecografia intravaginale viene effettuata attraverso l’introduzione nella vagina di una piccola sonda, ricoperta da un sottile strato in lattice e lubrificata con un gel. La sonda emette delle onde sonore ad elevata frequenza, prive di effetti nocivi per la salute. Tali onde, riflesse dai tessuti che incontrano nel loro viaggio, possono essere elaborate da un apparecchio computerizzato e, quindi, visualizzate su un monitor per una pratica analisi da parte del medico.

Quanto dura l’esame?

Ricordiamo che l’esame non è invasivo, non è doloroso né fastidioso. Non solo: si tratta anche di un esame particolarmente rapido, considerato che l’intera durata del test si aggira di norma in soli 10 minuti. Naturalmente, nel caso in cui l’esame sia introdotto all’interno di un quadro di altre visite e test, a tale durata bisognerà aggiungere anche quella delle altre sessioni a cui si partecipa.

Come prepararsi all’ecografia intravaginale

L’ecografia intravaginale è un esame piuttosto semplice da realizzare e non richiede particolari e complesse norme di preparazione. È tuttavia consigliato svolgere l’esame preferibilmente a vescica vuota. Per il resto, l’esecuzione dell’esame non è dissimile a quella di una visita ginecologica. La paziente sarà dunque invitata dal medico a distendersi supina sul lettino in posizione ginecologica. È altresì consigliabile non effettuare l’ecografia intravaginale in presenza di ciclo mestruale.

Evidentemente, in caso di dubbi e interrogativi sarà opportuno manifestarli allo specialista prima della visita, al fine di avvicinarsi a questo esame con la migliore serenità.

Richi e effetti collaterali

Ricordiamo ancora una volta come non vi siano particolari rischi determinati dalla conduzione di questo esame e comunque dunque non siano previste specifiche controindicazioni.

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