Le fecondazioni sono processi che favoriscono l’unione dell’ovulo femminile con uno degli spermatozoi maschili al fine di formare una cellula (zigote) da cui trarrà origine una nuova vita.
Fecondazione naturale
La fecondazione naturale prevede che al culmine dell’atto sessuale l’eiaculato maschile – con un contributo di circa 300 milioni di spermatozoi – si riversi nella parte superiore della vagina. Qui, gli spermatozoi iniziano un viaggio verso la cellula uovo che si trova nelle tube di Falloppio, il condotto che unisce l’ovaio all’utero.
Il viaggio è tuttavia particolarmente impervio e ricco di ostacoli, tanto che la maggior parte di loro non riuscirà nemmeno a sfuggire al muco cervicale. Coloro che supereranno questa prima fase risaliranno verso la parte superiore dell’utero e, dunque, entreranno nella tuba.
Ora, si tenga anche conto che nonostante siano milioni gli spermatozoi candidati, solo uno di questi riesce a fecondare l’ovulo superando la corona radiata prima, e la zona pellucida dopo, attraverso un processo di reazione acrosomale che permette allo spermatozoo di ritagliarsi un piccolo spazio per la fecondazione dell’ovulo.
Fatto ciò, l’unione dei nuclei origina una nuova cellula, zigote, composta da 46 cromosomi, 23 dei quali dallo spermatozoo paterno e 23 dei quali dalla cellula uovo materna.
Fecondazioni assistite
Può tuttavia accadere che la fecondazione naturale non riesca a condurre allo sviluppo dell’embrione.
In questi casi, per migliorare le probabilità di una gravidanza si può dunque ricorrere alle tecniche di Procreazione medicalmente assistita, o fecondazione artificiale, un insieme di procedure che aiutano il concepimento nelle coppie nelle ipotesi in cui il concepimento spontaneo sia impossibile o reso piuttosto arduo.
Diverse sono le tecniche della PMA, finalizzate a manipolare gli ovociti, gli spermatozoi o gli embrioni, all’interno di un trattamento finalizzato a realizzare la gravidanza. Le procedure sono suddivise sulla base del livello di complessità e invasività in:
- I livello: tecniche semplici e poco invasive, caratterizzate dal fatto che la fecondazione si realizza all’interno dell’apparato genitale femminile
- II e III livello: tecniche più complesse e invasive che ricorrono alla fecondazione in vitro.
La normativa in vigore nel nostro Paese, a disciplina della Procreazione medicalmente assista, prevede l’uso – dove possibile – in prima istanza delle opzioni terapeutiche più semplici e meno invasive di cui al I livello.
Ricordiamo ad ogni modo che dal 2014 è decaduto il divieto di fecondazione eterologa nel nostro Paese (ovvero, la fecondazione assistita in cui uno o entrambi i gameti provengano da un donatore esterno alla coppia) e che pertanto le tecniche che oggi possono essere utilizzate sono sia di tipo omologo che eterologo.
Nel nostro Paese è altresì in vigore il Registro nazionale PMA, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità, a raccolta dei dati delle strutture autorizzate all’applicazione delle tecniche di fecondazione assistita, degli embrioni formati e dei nati con tecniche di PMA, elaborando poi queste informazioni nella Relazione annuale del Ministro al Parlamento, che permette di avere un quadro costante delle evoluzioni di questo argomento nel corso degli anni.
Ciò premesso, invitiamo tutte le coppie che fossero interessate a saperne di più a contattare la nostra struttura ai recapiti ufficiali.
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