Fecondazione in vitro: cos’è e cosa avviene

La fecondazione in vitro è una tecnica utile per incrementare le possibilità di andare incontro a una gravidanza attraverso una metodologia in cui ovociti e spermatozoi sono posti insieme in una piastra con terreno di coltura adatto, lasciando che gli spermatozoi penetrino l’ovocita in modo naturale.

Come avviene la fecondazione in vitro

Nella fecondazione in vitro gli ovociti oggetto di prelievo sono immediatamente trasferiti nel laboratorio che si occuperà dell’intera procedura affinché siano oggetto di valutazione sul loro grado di maturazione. Attraverso tale analisi lo specialista assumerà una consapevole decisione sui tempi e sulle effettive possibilità di fertilizzazione.

In questa sede, gli ovociti ritenuti “migliori” vengono inseminati in piastra con gli spermatozoi del partner, 2 – 6 ore dopo il prelievo.

Quindi, a una distanza di circa 16 – 18 ore gli ovociti vengono nuovamente osservati. Quelli che risultano essere fecondati fisiologicamente (cioè, quelli che in sede di valutazione presentano la formazione di 2 pronuclei) vengono trasferiti in un nuovo mezzo di coltura. Quindi, si procederà a una nuova valutazione a distanza di 24 – 48 ore al fine di confermare lo sviluppo di 2 o più blastomeri (2 – 8 blastomeri a 48 – 72 ore dall’inseminazione).

Contestualmente lo specialista di embriologia redigerà una scheda che descrive il grado di maturità degli ovociti secondo un criterio morfologico e di maturità. Cercherà pertanto di individuare e descrivere la forma del cumulo corona dell’ovocita, così come lo stato di maturità dell’ovocita dopo la rimozione del cumulo ooforo. Inoltre, nella scheda tecnica redatta dallo specialista del laboratorio di embriologia troverà spazio la morfologia macroscopica degli embrioni, con dettaglio su:

  • regolarità dei blastomeri
  • presenza di frammenti citoplasmatici.

In alcune ipotesi lo specialista suggerirà la prosecuzione della coltura degli embrioni sino alla 5°-6° giornata successiva al prelievo ovocitario. Il trasferimento potrebbe pertanto avvenire già allo stadio di blastocisti.

Le probabilità di rimanere incinta

gravidanzaIl tasso di gravidanza è pari al circa il 35% per il trasferimento di embrioni nell’ambito di una fecondazione in vitro in donne di 36 anni di età. Le donne di 30 anni di età hanno una percentuale di successo maggiore, pari al 40%. Quelle che hanno superato i 40 anni di età hanno una percentuale di successo che scende al 20%.

Naturalmente, le percentuali di successo variano molte da una persona all’altra. Dunque, potranno essere stimate con attenzione solo tramite un consulto puntuale con il proprio specialista di fiducia.

Ricordiamo però che nel caso di fallimento dell’avvio di una gravidanza con la fecondazione in vitro, le probabilità di successo rimangono pressoché inalterate per i cicli successivi, ma con una visione cumulativa. Pertanto, nel caso di effettuazione di quattro cicli di fecondazione in vitro, circa il 60-70% delle donne rimane incinta. Secondo le più recenti statistiche, in questo ambito circa il 20% dei trattamenti di fecondazione in vitro dà luogo a una gravidanza di tipo gemellare.

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