Chiama ora! 02.29.00.59.39

Tampone Vaginale e Cervicale

Tampone Vaginale e Cervicale

tampone vaginale e cervicaleUna parte dei problemi di infertilità delle coppie può essere determinata dalla presenza di infezioni a carico della vagina o della cervice uterina. È proprio per questo motivo che in caso di difficoltà di concepimento uno degli esami diagnostici più ricorrenti è il tampone vaginale e cervicale. Viene eseguito mediante l’applicazione di un supporto ovattato, alla ricerca di eventuali microrganismi patogeni che siano responsabili delle infezioni intime.

Il tampone vaginale e il tampone cervicale

Il tampone vaginale e il tampone cervicale sono due test ben distinti. E non è nemmeno una rarità che il ginecologo possa scegliere di prescrivere solo uno dei due esami, se ha già il sospetto che l’infertilità dipenda da una particolare problematica. Se invece non ci sono dubbi specifici, di norma ad essere prescritti sono entrambi i tamponi, alla ricerca di un elemento patogeno. Ciò premesso, il tampone vaginale si effettua prelevando un campione di secrezione vaginale, da apporre in specifici contenitori per l’esame colturale, necessario per evidenziare la crescita di batteri o miceti. Il tampone cervicale si effettua invece per raccogliere le cellule esocervicali ed endocervicali, da riporre in un vetrino e da inviare in un laboratorio per l’analisi per la Chlamydia Trachomatis e, contestualmente, per procedere con l’esame colturale alla ricerca di batteri come il Mycolpasma hominis e l’Ureaplasma urealyticum.

Perché EFFETTUARE il tampone vaginale e cervicale

Il tampone vaginale e quello cervicale vengono prescritti all’interno degli esami preconcezionali per verificare o smentire la presenza di infezioni. In particolare, l’esame colturale del tampone vaginale può essere utile per accertare l’eventuale esistenza di agenti infettivi come:

  • Streptococcus agalactiae
  • Streptococco ß-emolitico del gruppo B
  • Stafilococco
  • Gardnerella vaginalis
  • Candida

L’esame colturale del tampone cervicale serve invece a verificare l’eventuale presenza di agenti infettivi come:

  • Mycolpasma Hominis
  • Ureaplasma uralyticum
  • Chlamydia Trachomatis
  • Neisseria gonorrhoee

Una volta individuato il microorganismo che è responsabile dell’infezione, sarà possibile stabilire la terapia più idonea al caso.

Come si esegue l’esame

L’esame del tampone vaginale o cervicale è indolore e viene effettuato prelevando dei campioni dalla zona a sospetta infettività, dopo aver applicato lo speculum. I tempi di ottenimento dei risultati sono diversi a seconda della velocità di replicazione degli agenti infettivi nei terreni di coltura. Considerato che è possibile eseguire contemporaneamente la conta di più colonie infettive e l’antibiogramma, i tempi di più ispezioni possono comunque essere facilmente ottimizzati.

Come prepararsi all’esame

L’esame non richiede particolari preparazioni ma, nel caso in cui la paziente stia effettuando una terapia a base di antibiotici, sarà richiesto di sospendere l’assunzione dei farmaci per almeno una settimana prima del test, al fine di non alterare i risultati. I trattamenti non antibiotici potranno invece essere sospesi 3-4 giorni prima dell’esame. Tra le altre accortezze, ricordiamo la necessità di non eseguire il tampone vaginale durante il periodo mestruale, bensì alcuni giorni prima dell’inizio delle mestruazioni o alcuni giorni dopo la loro fine. In ultimo, la sera che precede l’esame del tampone vaginale o cervicale, sono consentiti lavaggi esterni per la pulizia, ma non l’introduzione di prodotti per l’igiene intima. È altresì opportuno, per almeno 24 ore prima del tampone, astenersi dai rapporti sessuali. Si ricorda infine che di norma un tampone vaginale è indicato anche una volta iniziata la gravidanza se ci sono sintomi che si ritiene si debbano indagare, e anche trascorse 36 settimane, allo scopo di verificare l’eventuale presenza di Streptococco ß-emolitico di gruppo B (Streptococcus agalactiae o anche SGB) e valutare un potenziale trattamento.