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Valutazione dei problemi di infertilità

Valutazione dei problemi di infertilità

Coppia problemi infertilitàI problemi di infertilità colpiscono ogni anno centinaia di migliaia di coppie in modo più o meno ricorrente: una coppia su cinque ha difficoltà ad avere un bambino. Spesso le coppie sottovalutano la necessità di rivolgersi prontamente a un consulente di ginecologia. Si finisce con il perdere tempo alla ricerca di soluzioni alternative o, immaginando speranzose che qualcosa possa cambiare senza agire. Fortunatamente, la risoluzione di una buona parte dei problemi di infertilità è spesso attuabile attraverso alcuni accorgimenti e cambiamenti nello stile di vita. In ogni caso, effettuare degli specifici esami preconcezionali potrà certamente migliorare le probabilità di concepimento e di corretto sviluppo embrio-fetale.

Periodo di infertilità: lo stile di vita per migliorare il concepimento

Spesso è possibile migliorare le probabilità di concepimento attraverso alcuni cambiamenti nel proprio stile di vita. Per esempio, è bene ricordare che la frequenza ideale dei rapporti sessuali finalizzati al concepimento dovrebbe essere di circa ogni due giorni, compreso il periodo non fertile del ciclo. L’indice di massa corporea dovrebbe essere mantenuto per quanto possibile entro i livelli tabellari previsti dall’OMS. Inoltre si dovrebbe aiutare il proprio organismo eliminando il fumo e riducendo l’assunzione di alcolici. Fatto ciò, occorrerà darsi un po’ di tempo: non si può infatti parlare di un vero e proprio problema di infertilità se i tentativi di concepire durano solamente da pochi mesi. Solo se dopo 6-12 mesi di rapporti non protetti, e l’età della donna è inferiore a 35 anni, si può parlare di infertilità. Naturalmente, se l’età della donna è superiore a 35 anni e/o c’è presenza di fattori di rischio anamnestici, allora gli accertamenti sul periodo di infertilità dovrebbero iniziare prima, non oltre i cinque o i sei mesi di rapporti non protetti. Ad ogni modo ogni coppia sia diversa dalle altre. In caso di dubbi sulla propria capacità di concepire, rivolgersi subito a un professionista  rappresenta il passo più utile per costruire il proprio progetto familiare con serenità.

problemi di infertilità: Le indagini di primo livello

In caso di periodo di infertilità, nei termini sopra descritti, risulterà essere molto importante effettuare una serie di esami diagnostici di primo livello. Questi sono in grado di fornire al professionista delle significative indicazioni sulle potenziali cause di infertilità e sugli interventi da effettuare per migliorare le probabilità di concepimento. Tra i test obiettivo potrebbero rendersi utili:

  • l’ecografia transvaginale nel periodo del ciclo corretto e con gli strumenti più adatti
  • il dosaggio di FSH, LH, Estradiolo, TSH, ormone anti mulleriano e prolattina tra il secondo e il quinto giorno del ciclo

Per quanto intuibile, l’effettuazione di tali esami e l’interpretazione dei dati non potrà che essere effettuata dal proprio specialista di riferimento. Potrà utilizzare queste e altre fonti informative per fornire consigli puntuali per migliorare la fertilità nella coppia.

Gli esami sull’uomo

Come intuibile, l’analisi delle cause di infertilità della coppia non potrà che soffermarsi con particolare attenzione anche sull’uomo. A costui potrebbe essere richiesto un esame seminale, una spermiocoltura e un’analisi delle urine. Solamente al termine di questi esami diagnostici di primo livello sarà possibile comprendere se sia necessario ricorrere a ulteriori test specialistici, di maggiore complessità. Lo studio della pervietà tubarica verrà effettuato solo se il liquido seminale risulterà nella norma. Anche in questo caso, peraltro, il ruolo dello specialista in ginecologia non verrà meno, mantenendo un ruolo di consulenza e di supervisione, oltre che di consueto punto di riferimento per la coppia.